Jurnal Lorenzo Calavera, 21 Agu 18

Ricordo un video (ora lo cerco) dove una nutrizionista dimostrava come misurando il cibo all'americana (tazze, cucchiai...) piuttosto che all'europea (grammi, chili..) la differenza tra quello che veniva segnato e quello che era il reale consumo, in cibi come noci, burro di arachidi, olio, miele, avocado fosse sufficiente ad eliminare il deficit di 500 calorie risultando quindi in una totale assenza di dimagrimento. Questo usando tazze e cucchiai, figurative il risultato senza calcolare niente.  

Condivido assolutamente con Dario. Sul fatto di non farne un uso esagerato e che va conteggiato a dieta credo siamo tutti d'accordo...  

Jared 😱 devo prendere un giorno di ferie per leggere 😂...  

Dario se non ti fermi a leggere quello che scrive poi è normale che fai affermazioni che non c'entrano nulla con il mio discorso. Che le calorie in eccesso fanno ingrassare lo sa anche il mio gatto. Quello che nella tua visione non comprendi è che ci sono cibi che portano a consumare calorie in eccesso, cibi che portano meno a consumare calorie in eccesso e cibi che è proprio impossibile che ti facciano mangiare calorie in eccesso. Più un cibo è appetibile, ha una densità calorica alta e un volume piccolo e più è facile consumarne in eccesso. Gli oli sono i cibi più caloricamente densi, meno sazianti e meno voluminosi che esistono e sono quindi i cibi più ingrassanti PERCHÈ è facilissimo consumarne in eccesso. Alcune persone dimezzando il solo consumo di olio risparmiano quelle 300-400 calorie che permettono loro di dimagrire anche continuando a mangiare cornetto a colazione e gelato dopo cena. Pochi cibi hanno un tale impatto sull'apporto calorico, l'altro è di sicuro l'alcol. Visto che qui si parlava di persone che per cultura e gusto consumano olio liberamente, si parlava chiaramente di un eccesso... visto che senza un qualche tipo di controllo è facilissimo superare le 600-700 calorie di olio al giorno visto che è appetibile, non riempie e sta bene in ogni piatto. La differenza tra un sugo al pomodoro che ti porta a desidera un normale piatto di pasta e un sugo al pomodoro che ti fa desiderare di non fermarti più e mangiare piatti e piatti di pasta è la quantità di olio ed è una cosa che i ristoranti sono benissimo per questo sughi, ripiani, salse, verdure navigano nell'olio. Una porzione di sugo ben condita può contenere fino a 4 cucchiai di olio a porzione, poi c'è l'olio nell'insalata, l'olio nella focaccia, l'olio nel soffritto dell'arrosto, l'olio nelle verdure saltate... 

Jared che c’entra 😀 anche il mio gatto ( che non ho ) sa che è l’eccesso a far ingrassare , altrimenti non si spiega perché i nutrizionisti inseriscono le dosi nelle diete .  

Se non dilungarsi significa affermare concetti superficiali e di conseguenza errati anche se all'apparenza giusti allora preferisco essere prolisso che confondere le persone. Comunque la farò breve: parlare di nutrizione e dimagrimento senza rifarsi a concetti come densità calorica, sazietà, appetibilità e volume è incredibilmente incompleto. Sicuramente per dimagrire non serve altro che introdurre meno calorie, ma se fosse facile farlo (senza avere un calo di forza, fame incontrollabile, carenze...) allora sarebbero tutti magri. 

clotilde: certo che è l'eccesso a fare ingrassare ma non ti sei mai accorta che ci sono cibi che puoi mangiarne 3000 calorie e ancora sentire fame e altri che dopo 1000 calorie rigetteresti? E infatti secondo molti studi sul dimagrimento a lungo termine l'80% di chi dimagrisce riprende tutto il peso più nuovi chili. Questo perché ridurre le calorie non può essere ottenuto dal semplice mangiare meno di tutto ma necessita di strategie come ad esempio ridurre la densità calorica dell'alimentazione mantenendo una buona appetibilità e creando sazietà. Qui si parlava di olio e se fosse o meno necessario calcolarlo e moderarlo e considerando che è uno dei maggiori colpevoli dell'eccessivo apporto calorico nell'alimentazione e il cibo meno saziante e più calorico al mondo mi pare ovvia la risposta. 

Mi piace la piega che ha preso sto post molto interessante. Olio o non olio la cosa più corretta è quello di calcolarlo, detto questo non lo calcolo semplicemente perché mi piace metterlo in a occhio. @jared tu parli di appetibilità per saziarsi, io chiedo per saziarsi non serve riempire il volume dello stomaco per attivare la leptina e la colecistochinina?  

Ciao Jared , interventi interessanti i tuoi. Qouto quasi completamente . Anche se dissento ( parzialmente ) riguardo il ruolo " maligno " dell` olio all`interno di una schema di alimentazione sano. Sono assolutamente d`accordo riguardo il fatto che l`olio VADA calcolato. Usarlo seguendo i nostri gusti puo` portare ad un sovraconsumo prorpio per il rapporto quantita`\ densita` calorica. Riguardo il potere saziante che tu ritieni scarso , mi sento di dissentire perche` a mio avviso il potere saziante e` un fattore squisitamente soggettivo. Certo puo` e viene calcolato tramite fattori calorici ma secondo me bisognerebbe anche tenere in considerazione le abitudini alimentari di una persona nonche gli eventuali " adattamenti " metabolici. Mi spiego meglio : chi ad esempio , abbia seguito per una quantita` di tempo X una dieta ricca di grassi e povera di carbs ( vedi Keto o una qualunque Low Carbs ) si sara` sicuramente adattato a utilizzare i grassi come carburante principale , quindi e` presumibile che un " tot " di olio ( EVO ) abbia per questa/e persona/e un potere saziante maggiore rispetto a chi consuma maggiormente carbs e quindi utilizza principalmente glucosio come fonte principale di energia. Detto cio` nn credo che un paio di cucchiai di olio extravergine al giorno facciano esplodere ... lol , anzi probabilmente fanno solo bene. Certo se , d`altro canto , l`olio lo bevi come il Gatorade magari si...Concludo aggiungengo che a mio avviso , un fattore detrminante nel successo di una dieta o cmq di un piano alimentare atto al dimagrimento o semplicemente al mantenimento di una forma di salute ottimale , sia l`insieme di quei fattori che vengono raggruppati sotto il termine " stile di vita ". Come hai detto tu , le diete da sole , se estremizzate sopratutto , tendono sempre a fallire , se all`interno del nostro piano alimentare riusciamo ( e dovremmo ) ad integrare un insieme di buone abitudini ( evitare di sfumare o smettere , evitare di bere , cercare di nn stressarsi , riposare bene , non mangiare porcherie ecc ecc.. ) e ovviamente fare dell`attivita fisica , allora tutto funzionera` meglio . Ovviamente sara` sempre necessario seguire delle linee guida , se si vuole dimagrire bisogna ovviamente mangiare meno di quello che si consuma , concetto abbastanza semplice di termodinamica...lol , ma cio` si dovrebbe ottenere cercando di costruirsi una dieta " ad hoc " , poiche` siamo tutti diversi , con sensibilita` biochimiche diverse e mille altri fattori che un contacaloria di solito nn misura. La sperimentazione in questo caso aiuta.Bene un saluto a te e al tuo gatto che ne sa` ....Ciao a tutti !! 

@Dario non posso che applaudire per il tuo ultimo intervento, BRAVO bisogna RIEDUCARE non colpevolizzare 👏🏻👏🏻👏🏻 

@Dario: una persona è in sovrappeso perché eccede in quei cibi che risultano per lui o per lei facili da consumare in quantità eccessive. Certo per alcuni sono bibite zuccherate, per altri pane, per altri alcol ma per alcuni è l'olio o anche tutti messi insieme. Non esiste l'alimento colpevole in senso generale, ma esiste a livello soggettivo, penso che nessuno di noi abbia problemi ad elencare quali sono i cibi che sabotano la nostra linea. E ripeto che questo non significa che sono cibi che fanno male (pensa che uno dei miei sono i pistacchi) ma semplicemente che sono cibi che riusciamo a controllare a fatica, che ci sentiamo insoddisfatti a mangiare una porzione piccola, che "vanno giù" bene, che potremmo mangiare 4000 calorie senza battere ciglio. Uno dei primi passi per correggere gli eccessi alimentare è identificare quel tipo di cibi, che pur cambiando da persona a persona hanno sempre tre cose in comune: non saziano, hanno tante calorie e occupano poco spazio. @marcello: l'olio non è mai saziante nemmeno per un keto-adapted, infatti la sazietà deriva dal rapporto tra volume e calorie e il contenuto d'acqua. L'olio avendo 90 calorie in un volume ridottissimo e miscelandosi benissimo al cibo tanto che potresti condire una grossa insalata con 4 cucchiai e non accorgerti nemmeno che è unta non potrà mai saziare. Quindi va sì calcolato ma anche moderato perché se usato in quantità considerevoli è una "fonte inefficiente di calorie". Inefficiente è qualcosa che fornisce poco rispetto al suo costo. Inefficiente è fare 100 chilometri d'auto avendo solo mezz'ora di tempo per vedere un posto. E inefficiente è sprecare la metà delle poche calorie a disposizione in dieta con un cibo che non sazia, non riempie lo stomaco, apporta pochissimo micronutrienti. Quindi ripeto se c'è proprio qualcosa che va calcolato e che ha il potere di sballare una dieta demolendo qualsiasi deficit, è proprio l'olio, questo non significa vada eliminato. 

@Lorenzo: esatto, il riempimento gastrico rimane una necessità per potersi saziare. La sazietà dipende quindi dal rapporto tra calorie e volume, più un cibo ha una densità calorica alta e meno sazia. C'è anche un'altro problema: la densità calorica si oppone alla densità nutrizionale. Se una dieta è composta in parte predominante da cibi ad alta densità calorica, arrivati al limite calorico che si può ingerire per dimagrire non si sarà ottenuto nemmeno il 30% di tutti i nutrienti che si necessita. Per questo l'uso eccessivo di olio (ma se non si calcola quanto ne si usa sarà sempre eccessivo, perché è facilissimo usarne cucchiai e cucchiai in ogni pasto) garantisce sempre di cose, o lo sforamento calorico per combinare le calorie dell'olio più di tutto il resto del cibo che dobbiamo ingerire per ottenere sufficienti nutrienti o la denutrizione e carenze nutrizionale se invece decidiamo di fermarci all'apporto calorico stabilito.